IL MUSEO DEL PRADO – LA CORTE DELLE MERAVIGLIE

PROGRAMMAZIONE
TERMINATA
IL MUSEO DEL PRADO – LA CORTE DELLE MERAVIGLIE
Un viaggio in una delle gallerie d'arte più stupefacenti del mondo.
IL MUSEO DEL PRADO – LA CORTE DELLE MERAVIGLIE
(id)
Regia: Valeria Parisi
Cast: Jeremy Irons
Genere: Documentario
Durata: min. - colore
Produzione: Italia (2019)
Distribuzione: nexo Digital
VEDI
TRAILER

Martedì 16 e Mercoledì 17, ore 21, arriva al Nuovo Cinema Castello un altro imperdibile appuntamento con La Grande Arte – II Parte al Nuovo Cinema Castello.
Il primo viaggio cinematografico attraverso le sale, le storie e le emozioni di uno dei musei più visitati del mondo, con l’eccezionale guida del Premio Oscar Jeremy Irons: Il Museo del Prado – La corte delle Meraviglie.

Capolavori straordinari che raccontano la storia della Spagna e di un intero continente. Ci troviamo in uno dei templi dell’arte mondiale, un luogo di memoria e uno specchio del presente con 1700 opere esposte e un tesoro di altre 7000 conservate. Una collezione che racconta le vicende di re, regine, dinastie, guerre, sconfitte, vittorie. Ma anche la storia dei sentimenti e delle emozioni degli uomini e delle donne di ieri e di oggi, lei cui vite sono intrecciate a quella del museo: regnanti, pittori, artisti, architetti, collezionisti, curatori, intellettuali, visitatori.

In questo 2019 che ne celebra il duecentesimo anniversario, raccontare il Prado di Madrid dal giorno della sua “fondazione” – quel 19 novembre 1819 in cui per la prima volta si parlò di Museo Real de Pinturas – significa percorrere non solo questi ultimi 200 anni, ma almeno sei secoli di storia, perché la vita della collezione del Prado ha inizio con la nascita della Spagna come nazione e con il matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia. Un’unione che sancisce l’avvio del grande impero spagnolo. Eppure, per molto tempo nel corso dei secoli, la pittura è stata una lingua universale, che non ha conosciuto frontiere. E se c’è un museo dove si rende evidente che la pittura non è stata toccata dai nazionalismi, questo è proprio il Prado, con le sue collezioni eclettiche e sfaccettate capaci di raccontare come l’arte non abbia passaporti limitanti, ma sia al contrario un viatico universale in grado di comprendere e raccontare i pensieri e i sentimenti degli esseri umani.

Dunque, un’arte che illumina il presente e che ci interroga: che cosa è stato il Museo del Prado in questi duecento anni, che cos’è oggi e che cosa continuerà a rappresentare per le generazioni future questo museo vivo, questo museo che è stato un faro per tutti gli spagnoli nei momenti bui della dittatura, una patria a cui tornare per artisti e intellettuali in esilio?