IL SEGRETO DI LIBERATO

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TERMINATA
IL SEGRETO DI LIBERATO
UN FILM MULTI-MEDIALE, MULTI-PIATTAFORMA, MULTI-GENERAZIONALE SU UN ARTISTA CHE AMA L'ANONIMATO
IL SEGRETO DI LIBERATO
Regia: Francesco Lettieri, Lorenzo Ceccotti, Giuseppe Squillaci, Giorgio Testi
Cast: Nando Paone, Liberato
Genere: Documentario, Animazione
Durata: 90 min. - colore
Produzione: Italia (2024)
Distribuzione: Be Water
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C’è un artista in tour per l’Europa – Berlin’, Parigg’, Londr’ – con la sua crew che è una comitiva che è una compagnia, e ad ogni tappa ci si deve fare una foto con la sciarpa del Napoli calcio sotto gli skyline metropolitani per liberarli. Ci sono e’ cumpagn di questa posse che vanno in giro assieme da anni e che da anni coprono un segreto, però sono liberi di parlare di tutto il resto, di come sono arrivati lì, di quello che sapevano, di quello che hanno imparato e anche di quello che non sanno di avere davanti.

 

 

C’è un ragazzo che nun tene padrone tranne la musica che vorrebbe fare e che ancora non gli esce fuori, nonostante la bacchetta del nonno, la band del liceo, l’amore di una mangaka. Ci sono ‘o sang’ ‘e San Gennaro, ll’ov’ sott’ ‘o Castiell’, ‘o Munaciell’, Pulecenell’. E poi c’è Liberato, che è tutte queste cose assieme e nessuna di queste.

 

 

 

Ma alla fine, cosa hanno tirato su Francesco Lettieri e Liberato? Lettieri arriva a Roma da un amico e si ritrova a vivere al Pigneto assieme a lui, Giuseppe e Giovanni Truppi. Con Giuseppe fa squadra, di Giovanni cura i videoclip.

I Cazzima Brothers e i primi lavori arrivano subito, sono Lettieri, Gianluca Palma e Francesco Coppola. In quelle strade conosce Calcutta da Latina, e a quegli angoli cura le forme di Che cosa mi manchi a fare. Quindi Nada, Motta, Thegiornalisti, Giorgio Poi. Lettieri non dirige, filma, riprende – cura. Un giorno gli arriva un messaggio Facebook, “UEUE”, così, in caps lock. È uno che ha capito la cura di Lettieri, è Liberato.

Poi c’è tutto quello che (non) sappiamo. L’invenzione della tradizione del nove maggio che inizia il 14 febbraio 2017, il mini-ciclo video CRV (Capri Rendez-Vous) con il primo album del 2019 e l’arrivo dell’Anemone Film di Walter de Majo e Alessandro Elia, l’uscita di Ultras scritto da Lettieri e Peppe Fiore (che ai tempi neapolitan suonava con Truppi nelle Baccanti) con la colonna sonora di Liberato, poi Lovely Boy e lo stesso Lettieri che praticamente inizia a fare il manager e si tira dietro Daniele Del Plavignano dallo stesso film, Liberato II e il macro-ciclo Partenope, i concerti-sacramenti al Mi Ami, C2C, Rotonda Diaz, Sonar, Roma, Procida, Piazza Plebiscito, dove attaccano Bomba Dischi e Giorgio Testi…

Nomi, mani, sigle, visi che tornano anno dopo anno e progetto dopo progetto, questa è la prima cosa che hanno tirato su Lettieri e Liberato. E poi c’è il modo in cui l’hanno fatto. I Cazzima Brothers e la stylist Antonella Mignona, Anemone Film, Del Plavignano, Giorgio Testi, Bomba Dischi, non sono solo il cerchio magico che protegge la rosa di Liberato ma ciottoli di un mosaico in continua lavorazione, a cui ora sono stati fissati l’animazione di LRNZ (Lorenzo Ceccotti) e Giuseppe Squillaci assieme alle voci di Simona Tabasco e Nando Paone. La paranza di Lettieri e Liberato è multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale. E non sembra avere altre convergenze nel panorama italiano.