LIZZY E RED – AMICI PER SEMPRE

PROGRAMMAZIONE
TERMINATA
LIZZY E RED – AMICI PER SEMPRE
L'AMICIZIA TRA DUE NEMICI PER NATURA È L'OCCASIONE PER MISURARSI CON LEGGEREZZA CON UN ARGOMENTO POCO ESPLORATO.
LIZZY E RED – AMICI PER SEMPRE
(Even Mice Belong in Heaven)
Regia: Jan Bubenicek, Denisa Grimmová
Cast: Marc Thompson, Mike Pollock, Wayne Grayson, Paul Castro Jr., Jirí Lábus.
Genere: Animazione, Avventura, Commedia
Durata: 80 min. - colore
Produzione: Repubblica ceca, Francia (2021)
Distribuzione: Adler Entertainment
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La topolina Lizzy è figlia di un padre coraggioso, un eroe della sua comunità, scomparso per colpa di una volpe vorace. Anche lei vorrebbe possedere lo stesso coraggio, così un giorno si sfida e avvicina una giovane volpe nel sonno. Un incidente improvviso li spedisce però entrambi all’altro mondo. Qui, lontano da casa e dalle leggi della natura terrena, i due mortali nemici scopriranno il valore di un’amicizia immortale.

A lungo l’animazione per bambini ha nascosto sotto il tappeto l’argomento della morte, ma da qualche tempo pare aver puntato l’obiettivo su quell’ambito inesplorato e rimosso il tabù.

Alla sofferenza di La mia fantastica vita da cane, recente animazione della romena Anca Damian, Even Mice Belong in Heaven (è il titolo originale) preferisce un tono dinamico e fiabesco, meno sperimentale dal punto di vista della tecnica impiegata, ma più vicino alle dinamiche narrative dell’animazione per ragazzi tradizionalmente intesa. Questo non significa affatto che il film ricalchi esempi già visti o manchi di personalità, né che la scelta dello stop-motion (addizionato di 3D e CGI) non dia risultati esteticamente esaltanti, tanto che sembra di indovinare la sensazione che il pelo degli animali sullo schermo darebbe al tatto, potendoli toccare.

Andare in paradiso, per Denisa Grimmová e Jan Bubenicek, significa in realtà scoprire un mondo, trovarsi fra le mani un territorio ancora tutto da inventare e provare a farlo in maniera personale e non scontata. Perché, diciamocelo, a tutti è venuto il dubbio che il paradiso possa essere un posto un po’ noioso, dove sono tutti buoni e tutti in pace e manca lo spettacolo che viene dal conflitto, come insegnava secoli fa Aristotele.

Ed è quello che pensa anche la topolina Lizzy, almeno all’inizio del suo viaggio, ma un gigantesco insetto la corregge: “il paradiso è ciò che ne fai”, le dice. E Grimmová e Bubenicek, a partire da un libro di Iva Procházková, ne hanno fatto un mondo a misura di bambino, dove se non ti piace lavarti può capitarti di vivere un’avventura straordinaria, dove dietro l’angolo può apparire come d’incanto un luna park, dove la violenza non è magicamente sparita ma è controllata e sanzionata, e dove si può riabbracciare chi non c’è più, giusto il tempo perché quella persona (o quel topo) ci ricordi che in realtà c’è sempre stato, vicino vicino, nel nostro cuore.

La qualità più bella del paradiso di Lizzy e Red, però, non sono i fuochi d’artificio né gli elefanti che ti rimettono in piedi anziché schiacciarti, ma è l’idea che non si tratti di un punto di approdo, statico e definitivo, ma di un percorso, con delle prove da superare per conoscersi meglio e migliorarsi, e un finale nel segno dell'”elevazione”, che ha luogo niente meno che in una sala cinematografica.