Piigs – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’Austerity

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Piigs – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’Austerity
A seguire la proiezione dibattito:il 16 con i rappresentanti di alcuni partiti politici; il 17 alla presenza del regista
Piigs – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’Austerity
(id)
Regia: Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre
Cast:
Genere: Documentario
Durata: 74 min. - colore
Produzione: Italia (2017)
Distribuzione: Fil Rouge Media
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1992: a Maastricht (Paesi Bassi) il Trattato omonimo determina i criteri di ingresso nell’Unione Europea. Nello stesso anno a Monterotondo (Roma) nasce la cooperativa sociale Il Pungiglione. Ventiquattro anni dopo sia l’UE che la cooperativa sono in profonda crisi. Tenere insieme e rendere comprensibili allo spettatore macro e micro economia, appoggiandosi a pareri di stimati esperti del settore: questo l’obiettivo di P.i.i.g.s., film inchiesta finanziato in crowdfunding che invita a occuparsi di moneta, mercato, finanza, banche. Ma soprattutto di come l’economia influisce sui diritti acquisiti, come quello alla salute, al benessere e all’istruzione dei cittadini, come sancito dalla Costituzione.

P.i.i.g.s., che si può leggere come una sottolineatura dello spregiativo inglese pigs (“porci”), è un “neologismo” coniato dal giornalismo economico nel 2009 (ammesso che si possa definire giornalismo l’insulto; l’alternativa è Gipsi, assonante con “zingaro”), o almeno così ci dicono i titoli di testa del film. Ma è anche acronimo dei cinque Paesi dell’UE considerati dalle politiche economiche scriteriate, Stati non competitivi, per non dire parassiti: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna.

L’attore Claudio Santamaria presta la voce all’io narrante (in realtà sono tre i registi: Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre) che nel prologo si presenta come qualcuno che rientra in Italia dopo anni di assenza, nel 2011. L’occasione di avere diversi esperti di economia a portata di microfono rende il film possibile, e così P.i.i.g.s. prende gradualmente la sua forma – nell’arco di cinque anni, stando alle note di regia: inchiesta giornalistica costruita su interviste e immagini d’archivio, con qualche inserto di animazione grafica. Ma soprattutto con una copertura in parallelo delle difficoltà affrontate dalla cooperativa Il Pungiglione, che, detto sinteticamente, a causa dell’avvento delle politiche di austerity, è minacciata nella sua stessa sopravvivenza.